Sulla tekno all’ex Consorzio di via Mattei: “L’antifascismo è uno dei capisaldi non mediabili”

Rilanciamo il comunicato di “Smash repression Emilia-Romagna” sul caso, noto da diversi anni ma forse dimenticato da moltə, dell’ex Consorzio agrario di via Mattei e del suo custode giudiziario che lo ha trasformato in una palestra e in un locale che organizza serate tekno e psy: “Per Smash Repression l’antifascismo è uno dei capisaldi non mediabili. Quello non è un locale qualsiasi, non è un posto dei tanti per andare a ballare o tirar su due soldi per chi suona o fitta un impianto!”.
Leggi il comunicato integrale

Nasce il collettivo Impliquées

L’associazione esprime pieno sostegno e vicinanza a questa iniziativa

Le catene uniscono e respingono, imprigionano e connettono. Alcune catene privano della libertà, altre la fondano e curano. Ad alcune siamo costretta nostro malgrado, altre le costruiamo per sopravvivere nella lontananza che ci separa. Ci sono dunque catene che vanno rotte, altre che vanno protette e difese fino all’ultimo respiro.
Siamo un gruppo di attiviste e attivisti coinvolte in passato nelle lotte sociali bolognesi. Ci unisce il profondo legame della solidarietà, ci dividono i chilometri che le nostre vite hanno percorso alla ricerca di un lavoro, di nuovi stimoli politici, di compagna di viaggio da aggiungere e raggiungere. A Bologna eravamo studente, universitari, lavoratore in nero, barista e cameriera, rider e facchino. Continua a leggere

Contro il virus delle montature giudiziarie

Pubblichiamo un comunicato che l’associazione firma insieme a diverse altre realtà collettive cittadine

*

Il 13 maggio a Bologna sette compagne e compagni anarchic* sono stati arrestati e altr* cinque sottopost* ad obbligo di dimora con l’accusa assurda di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico.
Si tratta di compagne e compagni che negli ultimi mesi si sono distint* per aver espresso solidarietà ai detenuti e ai loro familiari di fronte ai  14 morti nelle rivolte di marzo, e in un momento in cui le carceri sovraffollate sono diventate immensi focolai di contagio.
Stupefacenti le dichiarazioni della Procura, che giustificano  un’imputazione abnorme sulla base di un unico fatto specifico, il danneggiamento di un ponte ripetitore nel 2018, la cui attribuzione è tutta da dimostrare.

Continua a leggere

Quelli di «Repubblica» stanno messi male

Sulle pagine nazionali di «Repubblica» del 20 maggio 2018, tal Paolo Griseri, ex giornalista del «Manifesto» noto soprattutto per un’entusiasta agiografia di Marchionne, ha scritto un’astiosa recensione del manualetto di difesa legale Stop al panico! autoprodotto dall’Associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione di Bologna. È una prosa pseudoironica che potrebbe vagamente ricordare il riso delle iene nella savana…

Leggi  tutto sul blog Staffetta

Di ritorno dall’Hackmeeting in Valsusa

Siamo stati all’Hackmeeting in Valsusa, presentando in anteprima un capitolo della nuova edizione di Difesa legale, prevista in autunno. Ringraziando per la calorosissima accoglienza e per il grande interesse riscontrato verso le nostre attività, tanto da parte della comunità hacker quanto dal movimento NoTav, condividiamo il comunicato finale dell’iniziativa, che cita anche la nostra partecipazione.

Continua a leggere

Terrorizzare e reprimere. Il terrorismo come strumento repressivo in perenne estensione [Prima parte]

Volentieri condividiamo il contributo che segue.

* * *

Prison Break Project pubblica sul web un intervento sulla storia del concetto di terrorismo che viene, proprio in questi giorni, utilizzato a fini repressivi contro quattro compagni e compagne NoTav, incarcerati in regime di alta sorveglianza dallo scorso 8 dicembre. La volontà è quella di contribuire al dibattito pubblico e di movimento sul tema della repressione, a partire dalle sollecitazioni che l’attualità giudiziaria impone su chi partecipa alle lotte in Italia. Continua a leggere