[Dom 20/10 @Vag61] Autoformazione e discussione: ddl 1660 conoscerlo per combatterlo

Domenica 20 ottobre 2024 ore 16.00
a Vag61, via Paolo Fabbri 110 Bologna

La morsa repressiva del governo si fa sempre più stringente, lo vediam
soprattutto con l’ultimo disegno di legge 1660 (particolarmente
punitivo) di prossima discussione al Senato.

Per non farci cogliere impreparatə vi invitiamo a Vag61, questa
domenica, per autoformarci e confrontarci con i legali di riferimento
dell’associazione di Mutuo Soccorso Antonio Mancino e Riccardo Ronchi.

Porta i tuoi dubbi, le tue domande e le tue proposte.

Furiosз ! Consapevoli! Attentз! Piccolo vademecum per chi scende in piazza da poco e non

La risposta migliore alla repressione è la lotta, è essere preparate e conoscere i dispositivi repressivi per aggirarli, combatterli, contro attaccarli.
La crescente criminalizzazione del dissenso, da parte del governo Meloni, si inserisce perfettamente in una lunga tradizione che ha visto ogni esecutivo, di qualsiasi schieramento, contribuire a rafforzare la morsa repressiva.
Potere politico e giudiziario, polizia e sistema mediatico, concorrono sempre di più ad esaltare questa deriva a discapito di ogni tipo di critica sociale, di protesta dal basso, di azione politica alternativa.

Da anni come Associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto di Espressione (mutuosoccorso.noblogs.org) ci impegniamo per sostenere concretamente coloro che:
🔳 Operano socialmente e politicamente per affermare spazi di agibilità e libertà
🔳Combattono le politiche capitalistiche (sociali, ambientali, volte allo sfruttamento, alla negazione del diritto e alla speculazione) dei governi di ogni colore
🔳 Lottano contro rigurgiti e provvedimenti discriminatori e xenofobi (fascismo, razzismo, sessismo, segregazionismo)
Lo facciamo principalmente esercitando la solidarietà verso quante e quanti vengono repressi per aver esercitato il diritto di espressione, di protesta, di rivolta.
Ma cerchiamo anche di esercitare un’azione preventiva: evitare, nel limite del possibile, che compagne e compagni cadano banalmente nella rete repressiva.
Essere consapevoli è, per noi, una delle cose più importanti. Consapevolezza non vuole dire timore della repressione ma essere attenti e lucidi in tutte le circostanze.
Qui trattiamo alcuni temi banali per chi partecipa alle diffuse e diverse manifestazioni di protesta: sit-in, presidi, cortei, occupazioni (anche temporanee), raduni.

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Sulla tekno all’ex Consorzio di via Mattei: “L’antifascismo è uno dei capisaldi non mediabili”

Rilanciamo il comunicato di “Smash repression Emilia-Romagna” sul caso, noto da diversi anni ma forse dimenticato da moltə, dell’ex Consorzio agrario di via Mattei e del suo custode giudiziario che lo ha trasformato in una palestra e in un locale che organizza serate tekno e psy: “Per Smash Repression l’antifascismo è uno dei capisaldi non mediabili. Quello non è un locale qualsiasi, non è un posto dei tanti per andare a ballare o tirar su due soldi per chi suona o fitta un impianto!”.
Leggi il comunicato integrale

Solidarietà all’attivista arrestato al parco Don Bosco

L’Associazione di Mutuo Soccorso esprime la propria vicinanza e solidarietà all’attivista arrestato nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 al presidio del parco Don Bosco e denuncia il brutale intervento da parte delle forze di polizia, che hanno utilizzato, abusandone, uno strumento pericoloso come il taser, che mai dovrebbe fare parte della dotazione degli agenti.

L’arresto che ne è seguito si è caraterizzato per l’estrema violenza dell’operato degli agenti contro un ragazzo giovanissimo.

Contro gli abusi in divisa.

Solidarietà a Tpo e Làbas

L’associazione di Mutuo soccorso esprime solidarietà con lə compagnə di Tpo e Làbas colpitə dalla repressione, che pagano per avere portato avanti lotte sociali per la casa, sindacali, antirazziste a antifasciste. Non ci sorprendiamo di fronte all’operato della polizia ma la nostra consapevolezza non deve far tacere la solidarietà che se organizzata e popolare può davvero fare la differenza. I fascisti di ieri e di oggi non ci spaventano, contro la repressione sosteniamoci.

Contro la tortura di stato

Sono diverse settimane che la campagna informativa e di denuncia sollecitata dallo sciopero della fame di Alfredo Cospito si allarga mettendo sotto i riflettori tutto il sistema politico-giuridico-militare e tutte le torsioni del diritto alle quali abbiamo assistito da decenni. L’ emergenzialismo è il sottofondo di una progressiva legislazione d’eccezione e, ancor più, di una discrezionalità nell’applicazione delle norme che permette di regolare i rubinetti della “giustizia” secondo le necessità del governo.

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Nasce il collettivo Impliquées

L’associazione esprime pieno sostegno e vicinanza a questa iniziativa

Le catene uniscono e respingono, imprigionano e connettono. Alcune catene privano della libertà, altre la fondano e curano. Ad alcune siamo costretta nostro malgrado, altre le costruiamo per sopravvivere nella lontananza che ci separa. Ci sono dunque catene che vanno rotte, altre che vanno protette e difese fino all’ultimo respiro.
Siamo un gruppo di attiviste e attivisti coinvolte in passato nelle lotte sociali bolognesi. Ci unisce il profondo legame della solidarietà, ci dividono i chilometri che le nostre vite hanno percorso alla ricerca di un lavoro, di nuovi stimoli politici, di compagna di viaggio da aggiungere e raggiungere. A Bologna eravamo studente, universitari, lavoratore in nero, barista e cameriera, rider e facchino. Continua a leggere

Ricordo di un grande compagno

Delle sue vicende storiche leggerete sui giornali, noi, qui, lo vogliamo
ricordare per le iniziative comuni in difesa della libertà di espressione e
di azione.

Sante Notarnicola ci ha accompagnato nell’attività di mutuo soccorso
attraverso la sua presenza e l’azione dell’associazione Bianca Guidetti
Serra che ha contribuito a fondare. Un’azione comune nel mondo “dietro le
sbarre”, contro i “decreti sicurezza“, per “facciamoli uscire“. Un’azione
comune per affermare le libertà individuali e collettive come condizione
per l’emancipazione.

Un forte abbraccio solidale da tutte noi alle compagne della Bianca
Guidetti Serra e in particolare a Delia sua compagna, in tutti i sensi,
fino a questi ultimi giorni.

A pugno chiuso

La necessità dell’amnistia sociale

Firmiamo il comunicato che segue con la rete Stop decreti sicurezza e molte altre realtà cittadine.

Sono quasi cinquantaquattromila le persone private della libertà che affollano le carceri italiane. Cinquantaquattromila persone costrette a spartire celle già anguste con migliaia di persone in più rispetto alla loro capienza regolamentare, determinando un sovraffollamento che impone una forzata prossimità e che annulla di fatto il rispetto di quella dignità umana che di diritto dovrebbe competere a chiunque.
In questi giorni in cui un’emergenza sanitaria ci impone il confronto con la vulnerabilità dei nostri corpi, dopo aver vissuto le nostre abitazioni come luoghi di reclusione forzosi, non possiamo non rimettere al centro di un ragionamento politico all’altezza della fase chi vive una vulnerabilità e una reclusione più assoluta e disperante: quella di decine di migliaia di persone il cui diritto alla incolumità e alla salute è stato negato, salvo qualche debole misura scarcerativa applicabile solo ad un numero esiguo di reclusi, dal decreto “Cura Italia”.

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