[Mer 19/2 @ Centro sociale della pace] Assemblea pubblica: l’inquieto decreto coinvolge anche te!

Come associazione promuoviamo l’iniziativa insieme a diverse altre realtà.

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Le norme penali, amministrative, disciplinari che via via si sono accumulate negli ultimi 50 anni dietro il paravento delle emergenze di turno, impediscono, di fatto, di esercitare quelle libertà che, a parole, sono sancite dal patto costituzionale.
Da ultimi i decreti “sicurezza” dell’ex ministro dell’interno, Salvini, ma prima di essi tanti altri decreti “sicurezza” (da Minniti a ritroso). Ci sono normative specifiche per i migranti; ci sono quelle per gli scioperanti; ci sono quelle per chi occupa le case o gli spazi sociali; ci sono quelle per chi va allo stadio; ci sono quelle per chi manifesta nelle strade e nelle piazze; ci sono quelle per chi critica con parole e scritti le azioni dei governi e delle classi dirigenti.
Oltre alle normative esiste poi una pratica reale fatta di soprusi, arbitrarietà, arroganza, …
Normative e pratiche che non colpiscono, guarda caso, i crimini delle classi dirigenti.
Le politiche di governo della “repubblica fondata sul lavoro” tendono a colpire preventivamente il conflitto sociale che trae origine proprio dallo sfruttamento del lavoro, dalla mancanza di un reddito dignitoso, dalla privazione della libertà e della dignità per milioni di persone che abitano nella penisola.
È necessario mettere in campo un’iniziativa culturale e di critica politica capace di mettere in discussione l’impianto delle leggi “emergenziali”.
Non possiamo più dire “non mi riguarda” se non sono un immigrato, se non sono un manifestante, se non sono uno scioperante, se non occupo una casa o uno spazio sociale. Ognun* di noi è una di queste cose almeno una volta nella vita.

ASSEMBLEA PUBBLICA
mercoledì 19 febbraio alle 20.30
al Centro sociale della pace
in via del Pratello 53

Realtà promotrici della costituenda Rete Cittadina “Stop decreti sicurezza!”
stopdecretisicurezza.net – nodecretisicurezza[at]riseup[dot]net

Solidarietà a Vincenzo Vecchi e a chi è ancora privat* della libertà per i fatti del G8 2001

La solidarietà a Vincenzo Vecchi ci sembra doverosa, così come l’appoggio alla campagna per la non estradizione. Campagna che sembra già dare i suoi primi frutti: al momento in cui scriviamo la Corte d’Appello di Rennes, che doveva decidere nel merito della richiesta delle autorità italiane, ha sospeso l’estradizione.
Dal 2012, anno della sentenza definitiva per i fatti del G8 di Genova, in cui diversi compagni sono stati condannati per “devastazione e saccheggio”, sono state diverse le iniziative che abbiamo portato avanti in supporto agli arrestati, insieme a molte realtà bolognesi.
Ribadiamo quindi la solidarietà a Vincenzo e pubblichiamo di seguito l’appello scritto dai compagni francesi. Nel farlo, vogliamo ricordare anche i compagni o ancora in carcere che stanno finendo di scontare la pena e la compagna in semilibertà: anche loro necessitano della nostra solidarietà e del nostro supporto. Ricordiamo che, oltre alla condanna penale, si aggiunge la richiesta di risarcimenti ingenti.

Giovedì 26 settembre 2019 parteciperemo e invitiamo a partecipare all’iniziativa “Vincenzo Libero – Tutt* Liber*” al Parco Autogestito Xm24 (angolo via Fioravanti/via Gobetti)

Un’ulteriore iniziativa è previst martedì 15 ottobre 2019 a Vag61: “Vincenzo libero! Liber* tutt*!

Segnaliamo inoltre, da Supporto Legale: “Un comitato di sostegno contro l’estradizione di Vincenzo in Italia“.

“Stop al panico!” è in distribuzione

L’associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione è lieta di annunciare di aver dato alle stampe “Stop al panico!”, la seconda edizione riveduta, aggiornata e ampliata di “Difesa legale, note per una maggiore consapevolezza”.

Polizie e tribunali: istituzioni selettive e discrezionali poste da un ordinamento a garanzia di sé stesso, per natura inclini a essere piegate a fare del dissenso un crimine. Una ricognizione ragionata nelle trame del processo penale, pensata per chi prende parte a manifestazioni di piazza e movimenti dal basso. Nuova edizione aggiornata alle ultime novità legislative con approfondimenti inediti sull’autotutela digitale (in collaborazione con HackMeeting) e sul ruolo delle tecnologie biometriche e genetiche.

– Un socio dell’associazione intervistato sul libro in diretta su Radio Blackout nella trasmissione “Stakka Stakka” del 19 febbraio 2019

La distribuzione online è sul portale indipendente OpenDdb, sia in spedizione sia nei formati ebook epub e mobi.

È inoltre possibile acquistarlo presso:
– Circolo Anarchico Berneri, piazza di porta Santo Stefano 1, Bologna
– Vag61, via Paolo Fabbri 110, Bologna
– Modo Infoshop, via Mascarella 24, Bologna
– Libreria Ubik, via Irnerio 27, Bologna
– Bar Edera, via Masia 14, Bologna
– Circolo Studi Sociali Errico Malatesta, via Fratelli Bandiera 19, Imola (Bologna)
– Libreria Carta Bianca, via Borgo Romano 12, Bazzano (Bologna)
– Cooperativa Diciannove, via Walter Fontan 41, Bussoleno (Torino)
– Libreria “La città del Sole”,  via Walter Fontan 4, Bussoleno (Torino)
– Centro studi libertari, via Jaurès 9, Milano
– Libreria47 (csa Magazzino 47), via Industriale 10, Brescia
– La Sobilla, salita San Sepolcro 6/b, Verona
– Circolo libertario E. Zapata, via Pirandello 22, Pordenone
– Ateneo Libertario, Borgo Pinti 50r, Firenze
– Comune Urupia, km 9 strada provinciale Francavilla Fontana, San Marzano di San Giuseppe (Taranto)
– Centro di Cultura Popolare, via G. Dimidri 33, Melpignano  (Lecce)
– Info Point No Tap ex Mattatoio, viale Einaudi 3, Melendugno (Lecce)

(in aggiornamento)

Associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione
Stop al panico!
Sconda edizione riveduta, aggiornata e ampliata di “Difesa legale, note per una maggiore consapevolezza”.

Brossura, 12x17cm, 168 pagine
ISBN: 979-12-200-2889-9 (libro); 979-12-200-2888-2 (ebook)
Copertina: BLU
Disegno in quarta: Zerocalcare
Prefazioni di Supporto legale e Movimento No Tav
Postfazione di Associazione Bianca Guidetti Serra
Opera pubblicata sotto licenza “Creative Commons
Attribution-Non-Commercial-ShareAlike 4.0 International” (CC BY-NC-SA 4.0)
Prezzo: cinque euro

PRESENTAZIONI

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Il processo, ovvero del tentativo di affermare il principio di autorità contro ogni logica

Qualcuno doveva aver calunniato Joseph K.
perché senza che avesse fatto nulla di male,
una bella mattina lo arrestarono.

 

Le prime tre righe del romanzo di Franz Kafka Il processo ben inquadrano l’apparente assurdità di un procedimento penale al quale un nostro associato si vede costretto. Un’assurdità che per gli organi inquirenti è in realtà del tutto conseguente ai fini e agli obiettivi che il potere, specialmente nei periodi più bui, si dà: mantenere lo status quo, eliminare le voci di dissenso.

Qualcuno ricorderà il romanzo di Kafka: non si capisce nulla del processo intentato al sig. K., ma questi non può sfuggire al processo, anche se non sa né perché è processato, né chi è il tribunale davanti al quale il processo si svolge.

Ricapitoliamo brevemente i fatti. Continue reading

Terrorizzare e reprimere

Scriviamo queste righe con l’elicottero che ci ronza sulla testa, a G7 Ambiente ancora in corso. Terrorizzare e reprimere sono le parole che meglio spiegano quanto è avvenuto in questi giorni di giugno 2017 a Bologna. Migliaia di poliziotti, altrettante identificazioni, un numero imprecisato di fermi e di fogli di via preventivi. In base a informazioni di polizia, viene fermato chi arriva in città e la questura ne ordina l’allontanamento. È esattamente quello che faceva il fascismo: in occasione di eventi particolari, come la visita in città del re o di qualche alto gerarca, fermava o allontanava chi era ritenuto “sovversivo” o “pericoloso”.

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E’ disponibile “Difesa legale”

Difesa legalePolizia e magistratura, tribunali e carceri. Istituzioni selettive e discrezionali poste da un ordinamento a garanzia di sé stesso, per natura inclini a essere piegate a fare del dissenso sociale un crimine.
Difesa legale. Note per una maggiore consapevolezza è una prima ricognizione nelle tortuose trame del processo penale, pensata per chi prende parte a manifestazioni di piazza, a movimenti dal basso, alle attività di collettivi, spazi sociali, realtà di base. Per non lasciarsi incastrare dagli ingranaggi della macchina giudiziaria non c’è migliore idea che conoscerne il funzionamento.

 

COPIE ESAURITE

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