Vademecum

Furiosз ! Consapevoli! Attentз!
Piccolo vademecum per chi scende in piazza da poco e non

IMPAGINATO: fronte/retro formato Tiff per la stampafronte Jpeg retro Jpeg 

La risposta migliore alla repressione è la lotta, è essere preparate e conoscere i dispositivi repressivi per aggirarli, combatterli, contro attaccarli.
La crescente criminalizzazione del dissenso, da parte del governo Meloni, si inserisce perfettamente in una lunga tradizione che ha visto ogni esecutivo, di qualsiasi schieramento, contribuire a rafforzare la morsa repressiva.
Potere politico e giudiziario, polizia e sistema mediatico, concorrono sempre di più ad esaltare questa deriva a discapito di ogni tipo di critica sociale, di protesta dal basso, di azione politica alternativa.

Da anni come Associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto di Espressione (mutuosoccorso.noblogs.org) ci impegniamo per sostenere concretamente coloro che:
🔳 Operano socialmente e politicamente per affermare spazi di agibilità e libertà
🔳Combattono le politiche capitalistiche (sociali, ambientali, volte allo sfruttamento, alla negazione del diritto e alla speculazione) dei governi di ogni colore
🔳 Lottano contro rigurgiti e provvedimenti discriminatori e xenofobi (fascismo, razzismo, sessismo, segregazionismo)
Lo facciamo principalmente esercitando la solidarietà verso quante e quanti vengono repressi per aver esercitato il diritto di espressione, di protesta, di rivolta.
Ma cerchiamo anche di esercitare un’azione preventiva: evitare, nel limite del possibile, che compagne e compagni cadano banalmente nella rete repressiva.
Essere consapevoli è, per noi, una delle cose più importanti. Consapevolezza non vuole dire timore della repressione ma essere attenti e lucidi in tutte le circostanze.
Qui trattiamo alcuni temi banali per chi partecipa alle diffuse e diverse manifestazioni di protesta: sit-in, presidi, cortei, occupazioni (anche temporanee), raduni.

INFORMATI
Quando partecipi ad una manifestazione sarebbe bene partecipare anche alle assemblee preparatorie; se questo non è avvenuto informati quando ti unisci alla manifestazione; dove va, che giro fa, cosa è previsto.

NON ESSERE SOLA/O
La cosa migliore, in un evento collettivo, sarebbe andarci con qualcuna o qualcuno di cui ti fidi, stare vicini e confrontarvi su ciò che si muove intorno a voi.

NON TUTTE LE PERSONE CHE PARTECIPANO AL CORTEO SONO AMICHE
Le forze dell’ordine utilizzano agenti in borghese, che possono passare inosservatɜ, apparire eccentriche o empatiche, per controllare, identificare e intervenire a nostro discapito durante le proteste. Guarda sempre chi hai intorno e ancora una volta informati e confrontati.

ANCHE LE MANIFESTAZIONI “PACIFICHE” possono essere attaccate.
Una manifestazione, nella stragrande maggioranza dei casi, è indetta per esibire le ragioni della protesta e comunicarle alla popolazione. Quindi le manifestazioni sono pacifiche per definizione. Esprimere dissenso è un nostro diritto fondamentale, come lo è difendere la nostra libertà di espressione con le modalità che riteniamo adeguate alla situazione e che vengono decise collettivamente. La controparte pero’ e sempre pronta ad utilizzare dispositivi e tattiche di natura politica, giuridica o militare rendendo la nostra protesta illegale e dunque soggetta alla repressione della polizia.

SII VIGILE
Anche quando il clima della manifestazione è festoso o rilassato non perdere l’attenzione su quello che succede attorno a te. Potrebbe , in ogni caso, nascere qualche momento di agitazione, tensione, scontro. L’uso di alcol e/o droghe modificano la percezione. Sii, consapevole. L’incolumità del corteo è responsabilità collettiva, prenditi cura di te stessə e di quellə che hai intorno.

LA MANIFESTAZIONE VA PROTETTA DA TUTTɜ
Anche se non sei parte degli organizzatori e non hai partecipato alle assemblee preparatorie non viene meno la necessità che tu ti preoccupi della sicurezza della manifestazione per te e chi ti sta attorno.
Se non ci sono già i cordoni organizzati per difendere la manifestazione (sia in TESTA che in CODA) resta compattə con gli/le altrə e confrontati per capire come gestire la situazione . Spesso la “pesca” da parte dei poliziotti (soprattutto quelli in borghese) avviene in coda ai cortei, nelle fasi terminali dei presidi e nei momenti di scontro.

ATTENTA/O AGLI OSTACOLI
Quando ci sono cariche da parte dei reparti militari uno dei problemi principali sono gli ostacoli che possono impedire il deflusso delle persone che partecipano alla manifestazione. Cerca di individuarli e rimuoverli, se puoi, o avvisa le altre persone dell’intralcio.
Le biciclette nei cortei, soprattutto nei luoghi angusti, sono un problema: pensiamoci.
Se il corteo dovesse arretrare per una carica cerca di non farti prendere dal panico e, per quanto possibile, indietreggia senza dare le spalle alla polizia o scappare in modo disordinato, stai sempre attentə a chi ti sta intorno e se qualcunə è in difficoltà aiutalə.

NON UTILIZZARE SOCIAL PER COMUNICARE INFORMAZIONI CRITICHE riguardo alla manifestazione e se decidi di pubblicare foto o video sii consapevole che posso essere utilizzati dalla controparte per identificare i/le partecipanti. Ricordati di oscurare le figure presenti nelle riprese.

TIENITI A PORTATA un numero telefonico di un AVVOCATA/O
In alcune situazioni noi diffondiamo il numero
SOS MUTUO SOCCORSO 348 17 29 999
al quale risponde una compagna o un compagno incaricato che può attivare una rete di avvocati solidali. Potrebbe non servirti (te lo auguriamo) ma potrebbe servire a qualcun’altra. Se vedi delle cose che richiedono il soccorso legale chiama; meglio una telefonata in più che una in meno.

Se hai già partecipato a molte manifestazioni, queste indicazioni, potranno sembrarti banali… ma, come si dice, “non si nasce imparati”.
E’ fondamentale che le manifestazioni che rivendicano libertà di espressione e di dissenso possano estendersi anche alle persone che solitamente non partecipano attivamente a questi momenti collettivi.
Chi si avvicina alle lotte è il primo obiettivo della repressione: con questa strategia lo Stato cerca di isolare i movimenti e scoraggiare la partecipazione e la loro crescita.